Il Blog del Dott. Tedone - Psicologo Torino

Miti e realtà sul disturbo bipolare

I miti da sfatare più diffusi legati al bipolarismo

Avrai sicuramente sentito parlare del disturbo bipolare, e magari in alcuni casi ti avranno accusato di esserne affetto, in quanto avrai cambiato umore un paio di volte in più del solito durante una delle tue giornate peggiori.

Tuttavia, come psicologo a Torino, mi sono trovato in molti casi a dover affrontare insieme ai miei assistiti dei casi disturbo bipolare, e dopo aver sentito ogni possibile bugia in merito a questo problema, ho deciso di individuare quelli che sono i “miti” più diffusi legati al bipolarismo, andando a sfatarli, così da eliminare anche quello che è lo stigma che, spesso, circonda la persona che ne sia affetta.

Che cos’è il disturbo bipolare, e come si riconosce

Il disturbo bipolare è quella condizione che porta il soggetto a soffrire di sbalzi d’umore continui, e anche in variazioni rilevanti dal punto di vista dell’energia e del ritmo del sonno.
Con tutti questi elementi, la persona potrà iniziare a sperimentare continui “su e giù” nella vita di tutti i giorni.
Tuttavia, ciò che distingue i normali sbalzi d’umore dal disturbo bipolare è dato dalla frequenza e dall’intensità degli sbalzi stessi: essi, infatti, si manifestano molto più di frequente, e durano molto di più rispetto a quanto può accadere in una situazione ordinaria.
Gli estremi dal punto di vista delle oscillazioni dell’umore possono arrivare a causare problemi a scuola, a casa, a lavoro e con la famiglia e gli amici.
Quindi, come psicologo a Torino, ci tengo a sottolineare come non ci sia una linea netta di separazione tra quelli che sono i “normali” sbalzi d’umore e il disturbo bipolare. La differenza che si identifica maggiormente è data dalla combinazione tra elementi legati all’intensità del disturbo e dalla frequenza delle modifiche a livello umorale.

Il disturbo bipolare è in aumento?

Forse avrai anche avuto la percezione relativa ad un aumento della diffusione del disturbo bipolare, ma come psicologo a Torino posso assicurarti che questa percezione è spesso falsata dai media.

È vero che grazie alla maggiore consapevolezza oggi è possibile arrivare a diagnosticare con maggiore facilità un disturbo bipolare, ma bisogna anche sottolineare come in tanti casi giornali e tv esagerino.
Un elemento che è sicuramente cambiato riguarda il training al quale sono sottoposti gli psicologi: negli ultimi vent’anni, infatti, abbiamo acquisito una maggiore consapevolezza relativa soprattutto alla presenza del disturbo bipolare nei più giovani.
Nel passato, invece, spesso questi problemi non venivano affrontati in modo adeguato, e in gran parte questo avveniva soprattutto per i ragazzi e i bambini.

Alcune ricerche hanno iniziato a collegare anche la maggiore incidenza di disturbo bipolare alle modifiche che hanno interessato la società: dalla presenza molto più ampia di obesità all’alimentazione disordinata, dalla frammentazione del sonno allo sviluppo puberale anticipato, questi sono tutti fattori che potrebbero aver contribuito alla presenza più elevata del disturbo stesso nei bambini e nei ragazzi.

Tuttavia, anche le ricerche più recenti non arrivano ancora a dimostrare un’occorrenza più elevata de disturbo bipolare nell’ultimo decennio.

Il disturbo bipolare nei gruppi demografici

Una cosa che potresti chiederti nell’interrogarti sul disturbo bipolare è se questo sia più frequente in alcuni gruppi demografici.

Come psicologo a Torino mi sono interessato spesso anche di questo aspetto, e le ricerche hanno dimostrato come questo problema sia più presente negli adulti rispetto ai bambini e ai ragazzi: i più giovani, infatti, sono affetti dal disturbo bipolare in un numero di casi pari alla metà rispetto a quello degli adulti.
La popolazione in generale è colpita dal disturbo bipolare nel 2 percento dei casi: questo fa sì che il disturbo sia meno frequente rispetto alla depressione di circa un terzo, e della metà rispetto al disturbo dell’attenzione.
A livello di genere, è stato rilevato come le donne siano quelle che più frequentemente possano essere colpite dal disturbo bipolare II, ma sembra che non ci sia una diretta correlazione con il genere di appartenenza: come psicologo a Torino, infatti, posso confermare, più che altro, che le donne sono spesso più propense a chiedere aiuto rispetto agli uomini.

Le cause del disturbo bipolare

Per togliere un altro stigma legato al disturbo bipolare, sarà necessario chiarire quali siano le sue cause.
Esso, infatti, viene provocato da una combinazione di elementi biologici e legati all’ambiente nel quale si trovi il soggetto.
Ad esempio, i gemelli identici hanno lo stesso DNA, ma se uno di essi è affetto da disturbo bipolare, l’altro lo svilupperà solamente nel 20 percento dei casi.
Esistono altri fattori correlati allo sviluppo del disturbo bipolare, come la dieta, lo stress e la presenza anche di ansia e problemi dell’attenzione.


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